Perplexity ha annunciato il lancio di Comet, il suo browser web potenziato dall’intelligenza artificiale. Disponibile inizialmente per gli abbonati al piano “Max” (per 200 dollari al mese) e a un gruppo ristretto di “invitati”, Comet rappresenta un passo fondamentale della startup per competere non solo con Google Search (il suo maggior competitor) ma anche con i principali browser sul mercato. Google Chrome tra tutti.
Le caratteristiche del browser Comet
La caratteristica più interessante di Comet è l’integrazione con il motore di ricerca AI di Perplexity, in grado di offrire delle sintesi intelligenti dei risultati di ricerca. L’esperienza di ricerca assistita è quindi al centro del progetto e gli utenti possono sfruttare Comet Assistant, un agente AI pensato per automatizzare le attività quotidiane come la gestione delle schede, il riassunto di email ed eventi in calendario e la navigazione delle pagine web tramite una sidebar che mantiene il contesto di ciò che si sta visualizzando.
Aravind Srinivas, il CEO di Perplexity, ha sottolineato l’importanza di Comet per il futuro del gruppo. L’idea è quello di offrire un “sistema operativo” con cui l’utente può svolgere quasi tutto online. Nelle intenzioni dei suoi creatori esso dovrà diventare il browser predefinito degli utenti incrementando la fidelizzazione e il traffico diretto sulle piattaforme di Perplexity.
Tutto ciò in un momento in cui la crescita dell’azienda supera il 20% su base mensile e le query hanno raggiunto quota 780 milioni solo lo scorso maggio.
Limiti e imprecisioni dell’assistente AI
Comet si propone come alternativa in un mercato molto affollato dove anche altre realtà come OpenAI stanno sviluppando soluzioni dello stesso tipo. Convincere gli utenti a cambiare browser potrebbe essere ancora più difficile che portarli ad usare un nuovo motore di ricerca.
Nei test iniziali Comet Assistant si sarebbe rivelato particolarmente utile per eseguire compiti semplici e ripetitivi, come rispondere a domande sui contenuti web, gestire gli eventi registrati nel calendario o riassumere email importanti. La gestione di task più complessi, come per esempio la prenotazione di un parcheggio, avrebbe messo in luce però alcuni limiti ed imprecisioni in fase di funzionamento.
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