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Oltre la metà dello spam è generato tramite AI

Negli corso degli ultimi anni l’intelligenza artificiale ha assunto un ruolo centrale anche nel mondo delle minacce informatiche, soprattutto nelle campagne di spam e negli attacchi mirati via email. Secondo uno studio condotto da ricercatori della Columbia University e dell’Università di Chicago in collaborazione con Barracuda Networks, ben il 51% dello spam inviato fino ad aprile 2025 sarebbe stato generato da modelli generativi.

L’AI è la nuova alleata dello spam

Questa ricerca, che ha analizzato una vasta quantità di email indesiderate da febbraio 2022 ad aprile 2025, rivela che gli attaccanti sfruttano la potenza delle AI per rendere le campagne più frequenti, evasive e convincenti. Rispetto al passato, le email prodotte dall’AI presenterebbero dei livelli più elevati di formalità, meno errori grammaticali e un linguaggio più sofisticato. Ciò consentirebbe agli spammer di superare i filtri di sicurezza e di apparire più credibili ai destinatari. Specialmente in contesti internazionali.

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L’uso di AI varierebbe però notevolmente in base al tipo di attacco. Mentre lo spam beneficia della generazione automatica, gli attacchi mirati di tipo BEC (Business Email Compromise), che richiedono più precisione nel target, mostrerebbero un incremento più contenuto. Attestandosi nello stesso periodo al 14%.

Gli spammer utilizzano l’AI anche per effettuare dei test sulle varianti di messaggi, applicando metodologie simili all’A/B testing utilizzato nel marketing tradizionale. Questo per determinare quali approcci sono più efficaci nel bypassare le difese aziendali e spingere l’utente a compiere delle azioni dannose.

Come operano in cybercriminali

Lo studio sottolinea come gli elementi che trasmettono un senso di urgenza, tipici delle email di spam, rimarrebbero costanti, indipendentemente dal fatto che un messaggio sia generato da AI o da umani. Questo suggerisce che l’AI venga impiegata principalmente per raffinare il linguaggio e la qualità dei messaggi più che per cercare strategie di persuasione migliori.

Per fronteggiare queste minacce è fondamentale adottare soluzioni avanzate basate su AI e machine learning con cui rilevare le minacce. È poi fondamentale investire in formazione sulla sicurezza e preparare i dipendenti a riconoscere e segnalare email sospette.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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