back to top

Meta: rimuoviamo troppo contenuti leciti

Nick Clegg, responsabile degli Affari Globali di Meta, ha recentemente ammesso che l’azienda ha applicato politiche di moderazione dei contenuti troppo rigide. Ciรฒ avrebbe portato alla rimozione o limitazione ingiustificata di contenuti innocui sulle sue piattaforme. Durante una conferenza stampa, il dirigente ha poi riconosciuto che i tassi di errore nell’applicazione delle politiche di Meta sono ancora eccessivamente elevati, cosa che ostacola la libertร  di espressione che il gruppo intende promuovere.

Meta ammette le sue colpe

Clegg ha sottolineato inoltre che durante la pandemia di COVID-19 Meta ha implementato regole estremamente rigorose. Sarebbero stati cosรฌ eliminati grandi volumi di contenuti basandosi su informazioni incomplete. La compagnia riconosce quindi diversi errori di moderazione come la soppressione di immagini relative al Presidente eletto Donald Trump e avvertimenti da parte dell’Oversight Board di Meta riguardo alla rimozione di contenuti politici.

Pubblicitร 

Nonostante queste ammissioni l’azienda non avrebbe ancora apportato i necessari aggiornamenti alle sue policy. Potrebbero esserci perรฒ degli aggiustamenti nel prossimo futuro. Molto dipenderร  dalla capacitร  di “leggere” i feedback ricevuti.

Questa parziale “autocritica” arriva in un momento in cui Meta sta cercando di migliorare le relazioni con gli attuali leader politici statunitensi. Il CEO Mark Zuckerberg, ad esempio, ha recentemente incontrato il Presidente eletto Trump per discutere delle future politiche tecnologiche. Mentre Clegg ha sottolineato che lo sviluppo di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale dovrร  essere coordinato in accordo con le istituzioni.

L’impatto dell’AI sull’opinione pubblica

Secondo Meta l’intelligenza artificiale generativa avrebbe avuto un impatto limitato sulle elezioni di quest’anno. A parere di Clegg, infatti, le reti che cercavano di diffondere propaganda o contenuti falsi non sarebbero riuscite a costruirsi un pubblico abbastanza ampio su Facebook e Instagram. Il volume di disinformazione generata dall’IA รจ stato inoltre basso, rapidamente etichettato o rimosso.

Rimane comunque il rischio che nel prossimo futuro i contenuti prodotti dalla AI diventino del tutto indistinguibili da quelli creati da esseri umani con conseguenze poco prevedibili sulla loro moderazione.

Iscriviti a Google News Per restare sempre aggiornato seguici su Google News! Seguici
Pubblicitร 
Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

Leggi anche...

Oakley Meta HSTN: smart glasses con Meta AI per gli sportivi

Meta e Oakley hanno annunciato una partnership commerciale per...

Facebook: arriva il supporto per l’autenticazione tramite passkey

Facebook ha introdotto ufficialmente il supporto per le passkey....

WhatsApp: niente pubblicitร  in Europa fino al 2026

Nelle scorse ore WhatsApp ha reso noto che presto...

WhatsApp: perchรฉ aggiungere le propria email all’account

Nelle scorse ore diversi utenti di WhatsApp hanno visualizzato...

Facebook: tutti i video diventeranno dei Reels

Facebook sta per lanciare un'importante novitร  che cambierร  il...

WhatsApp: arriva la pubblicitร  (non nelle chat)

WhatsApp ha lanciato alcune nuove funzionalitร  dedicate alla scoperta...
Pubblicitร