Il tanto atteso debutto dei robotaxi di Tesla non sembrerebbe essere iniziato nel migliore dei modi. A pochi giorni dall’avvio dei test pubblici ad Austin, in Texas, sarebbero già emerse numerose segnalazioni di malfunzionamenti e di comportamenti pericolosi da parte dei veicoli a guida autonoma.
I problemi dei robotaxi di Tesla
Tra gli episodi più preoccupanti riportati dagli utenti vi sarebbero “frenate fantasma” (cioè quando la corsia è libera), manovre errate e decisioni potenzialmente pericolose. Come per esempio guidare brevemente nella corsia opposta, saltare i marciapiedi o lasciare i passeggeri in mezzo a incroci trafficati.
Le frenate fantasma, tra l’altro, sarebbero un vecchio problema del sistema di percezione basato solo su telecamere di Tesla. Esso infatti potrebbe interpretare erroneamente ombre o segnali stradali attivando delle frenate d’emergenza non necessarie. Almeno tre casi di questo tipo sarebbero stati documentati nel giro di pochi giorni.
Tra gli altri malfunzionamenti segnalati vi sarebbero stati:
- l’incapacità di riconoscere un camion UPS in retromarcia;
- difficoltà nel parcheggio con salti sul marciapiede;
- rilascio dei passeggeri in punti non sicuri del percorso.
Feedback contrastanti da parte dei passeggeri
Tesla raccoglie feedback dagli utenti per migliorare il servizio ma al momento l’applicazione stessa presenterebbe delle limitazioni come l’impossibilità di impostare con precisione punti di ritiro o destinazione. Alcuni utenti avrebbero riferito delle esperienze impeccabili mentre altri non si sarebbero dichiarati del tutto soddisfatti.
In Texas, dove si stanno effettuando i test, non esistono obblighi di rendicontazione pubblica degli incidenti. Una recente normativa statale ha però introdotto un sistema di permessi revocabili nel caso in cui i veicoli autonomi vengano giudicati pericolosi.
È utile notare che queste criticità sarebbero emerse con una flotta ancora molto ridotta e in pochi giorni di attività semi-pubblica. Considerando che Elon Musk punterebbe a piazzare migliaia di robotaxi su strada nel corso dei prossimi mesi, arrivando persino ad un milione entro la fine del 2026, le preoccupazioni sulla sicurezza di questa tecnologia risultano per ora più che legittime.
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