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Poste Italiane valuta la possibilità di uno SPID a pagamento

Il mercato non lo sta più rendendo gratuito, stiamo facendo le nostre valutazioni“. Borsa Italiana riporta una recente affermazione di Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste Italiane, che potrebbe essere tradotta nella possibilità che anche lo SPID di quest’ultima possa diventare a pagamento.

Se così fosse Poste Italiane sarebbe soltanto l’ultimo degli identity provider italiani a non fornire più questo servizio a pagamento. Altre aziende, come per esempio Aruba e Infocert, hanno già deciso di abbracciare il modello dell’abbonamento annuale a pagamento.

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Cosa potrebbe decidere Poste Italiane?

Le dichiarazioni di Del Fante non sono per il momento perentorie. Poste Italiane starebbe semplicemente valutando quale opzione scegliere. Le indiscrezioni secondo cui l’azienda avrebbe mantenuto gratuito lo SPID fino al 2030 non sono state poi mai confermate.

Ad oggi gli Italiani che utilizzano il servizio SPID della società sono circa 24 milioni. Parliamo quindi del più grande fornitore attualmente operante sul territorio nazionale. Il passaggio ad un modello “Premium” potrebbe creare delle difficoltà ad una parte della popolazione, si pensi ad esempio alle fasce più anziane, che per varie ragioni potrebbe non essere in grado di garantire regolarità nei pagamenti.

Lo SPID è stato confermato per altri 5 anni

Il rinnovo della convenzione per la gestione dello SPID è stato rinnovato di recente per altri 5 anni. Questo significa che, nonostante le pressioni del Governo, per il momento non vi sarà un passaggio di massa obbligatorio alla Carte d’Identità Elettronica come strumento di identificazione.

Tale rinnovo non implica però che i provider debbano fornire tale servizio gratuitamente.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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