Quando il premier francese Nicolas Sarkozy non sa con chi prendersela punta il dito contro la Rete, lo ha dimostrato chiedendo qualche settimana fa una tassa contro i big del Web e lo ha confermato nelle scorse ore alla fine di un evento tragico e violento.
E’ infatti recentissima la notizia dell’uccisione dopo un vero e proprio assedio di Mohamed Merah noto come il "Killer di Tolosa" e colpevole della strage di quattro persone "colpevoli" unicamente di essere di origine ebrea; intervenuto subito dopo il fatto, Sarkozy, ha indicato in Internet uno dei veicoli della cultura dell’odio.
Stando alle sue dichiarazioni, presto in Francia verrà introdotta una legge che punisca severamente coloro che consultano abitualmente siti Internet dove di inneggia al terrorismo, al fondamentalismo e si tenta di utilizzare la Rete come mezzo di reclutamento e proselitismo.
Insomma, la responsibilità di atti efferati e condannabili, come quelli che hanno colpito il paese transalpino negli ultimi giorni, non sarebbero frutto di una politica per l’integrazione che fa acqua da tutte le parti (si pensi per esempio alle rivolte della banlieue parigine e non solo), ma di quel "mostro senza volto" che è il Web.