Ci sarà pure un motivo se l’associazione internazionale Reporter Without Borders ("Reporter senza frontiere") considera la Francia come "paese sotto osservazione" per quanto riguarda la libertà di espressione e diffusione di Internet.
L’ennesima conferma arriverebbe dalle recenti dichiarazioni del presidente transalpino Nicolas Sarkozy che avrebbe definito inaccettabile il fatto che i colossi di Internet fatturino miliardi grazie al traffico prodotto dai Francesi senza pagare neanche un Euro di tasse.
Da politico consumato Sarkozy ha prima lanciato il suo "J’accuse" per poi incontrare il fondatore del servizio di microblogging più grande della Rete, Twitter; parlando con Jack Dorsey avrebbe però evitato accuratamente di far cenno a quanto precedentemente affermato.
E’ da un po’ di tempo che lo stato francese cerca di fare cassa mettendo le mani sulla Rete, non ultimo il progetto di tassare i provider Internet attraverso un balzello che dovrebbe andare a finanziare un Centro Nazionale per la Musica concepito per la lotta alla pirateria.