back to top

Play Store: stop ai pagamenti in-app in Russia

Gli sviluppatori e le software house che operano in Russia non avranno più la possibilità di utilizzare il sistema di pagamenti in-app messo a disposizione dal Google Play Store, il servizio non sarebbe stato ancora sospeso del tutto ma dato l’annuncio da parte di Big G ci si attende che tale decisione raggiungerà presto la fase operativa.

L’iniziativa dell’azienda californiana arriva a poca distanza da quelle di alcuni tra i più importanti circuiti di pagamento mondiali fra cui anche Visa, Mastercard, PayPal e American Express. Stando così le cose supportare le transazioni nell’ecosistema Android della Russia sarebbe diventato troppo complicato e i responsabili di GPay non potevano esimersi dal dare il proprio contributo alla causa ucraina.

A quanto detto si aggiunga che, come confermato anche in questo caso da Mountain View, gli utenti russi non potranno più acquistare applicazioni e giochi tramite il marketplace della compagnia, continueranno invece ad essere disponibili tutti i titoli che sono scaricabili gratuitamente. Per il momento quindi la piattaforma continuerà ad essere attiva nella confederazione.

I servizi già pagati potranno essere usufruiti dagli utenti russi

Per quanto riguarda invece gli abbonamenti, questi continueranno ad essere attivi fino alla loro scadenza, garantendo ai sottoscrittori la fruizione dei servizi che sono stati già pagati. Successivamente non sarà possibile effettuare un rinnovo ma agli sviluppatori è stata data la possibilità di concedere un’estensione nel caso in cui non vogliano perdere i propri utenti.

Le applicazioni e i giochi con pagamento una tantum che sono stati già acquistati continueranno a funzionare regolarmente, nel contempo proseguirà il blocco che in Russia impedisce di usufruire di alcune piattaforme video come per esempio i canali YouTube dei medi russi più legati al Cremlino. Sono state infine disattivate alcune feature di Google Maps che avrebbero potuto mettere a rischio la popolazione ucraina.

Pubblicità
Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

Leggi anche...

Telegram: un’App scova gli utenti anonimi

Secondo alcune indiscrezioni circolate in Rete nelle scorse ore...

WhatsApp: Telegram non è sicuro

Secondo Will Cathcart, responsabile di WhatsApp in Meta, Telegram...

WhatsApp: un proxy per aggirare i blocchi

Forse mai come nel corso degli ultimi mesi si...

Godfather: il Trojan che colpisce i conti in banca

Godfather è il nome di un malware recentemente scoperto...

Kaspersky: niente più VPN in Russia

Kaspersky, società moscovita nota per le sue soluzioni antivirus,...
Pubblicità