NextCloud, società tedesca specializzata nella fornitura di servizi basati sul Cloud, avrebbe deciso di presentare una denuncia contro la Casa di Redmond chiedendo all’autorità Antitrust europea di indagare su come Satya Nadella e soci propongono servizi quali OneDrive per imporre l’offerta legata all’infrastruttura tecnica di Microsoft Azure.
Nello specifico i responsabili di NextCloud starebbero esprimendo delle perplessità riguardo a quello che potrebbe essere l’impatto per il libero mercato derivante dall’integrazione su Windows 10 e 11 tra il già citato OneDrive, servizio di Cloud storage e backup, e Microsoft Teams, piattaforma per la comunicazione e collaborazione in ambito aziendale.
Tra gli alleati di NextCloud in questa iniziativa vi sarebbero anche i componenti della Coalition for a level playing field che nasce nell’ambito dell’Unione Europea e raggruppa in un’unica unità di rappresentanza diverse compagnie e gruppi interessati ad una maggiore competitività in un settore oggi dominato ad pochi soggetti (AWS di Amazon, la stessa Azure e Google Cloud).
Favorire la compatibilità tra i servizi offerti dai grandi provider per dare all’utente la possibilità di scegliere
La coalizione non avrebbe l’obbiettivo di limitare l’ambito di operatività di alcuni grandi provider ma quello di stimolare l’interoperabilità tra piattaforme tramite l’impiego condiviso di Open Standard anche per il Cloud. In questo modo si dovrebbe impedire l’affermazione di gatekeeper in grado di intercettare la maggior parte della domanda di servizi.
Dal punto di vista pratico l’idea dovrebbe essere quella di richiedere che Microsoft dia agli utenti la possibilità di scegliere tra più operatori, un po’ come già accade per altre funzionalità come per esempio la navigazione online (con la possibilità di selezionare browser alternativi ad Edge) o la visualizzazione di contenuti multimediali.