Mountain View ha reso noto di voler creare un nuovo campus nella città di New York, la struttura avrà sede presso la zona Sud del West Village (Manhattan) e per la sua edificazione dovrebbero essere investiti circa 1 miliardo di dollari. Una volta completato il progetto l’iniziativa di Big G potrebbe creare fino a 14 mila nuovi posti di lavoro in 10 anni.
Google non è però la prima Big Company dell’High Tech a scegliere la Grande Mela per realizzare una nuova sede, tra le altre multinazionali orientate ad espandersi in questa città vi è per esempio Amazon il cui futuro centro newyorkese edificato presso il quartiere del Queens dovrebbe ospitare oltre 25 mila collaboratori.
Stesso discorso per quanto riguarda Apple, Facebook, LinkedIn e Uber. Questa parziale migrazione verso Est sarebbe un’ulteriore conferma della tendenza centrifuga dalla Silicon Valley e dalla Bay area della Califonia, località in cui i costi legati alla logistica si starebbero facendo via via sempre più proibitivi e gli incentivi fiscali sempre meno interessanti.
L’attrattiva di New York per le società ad alto contenuto tecnologico non starebbe cambiando soltanto il volto della città, ma anche la dinamiche del suo mercato del lavoro. A tal proposito basterebbe citare il fatto che gli annunci per la ricerca di impiegati in questo comparto ammonterebbero già oggi al 13% sul totale della domanda.
Quello di Google è però un caso particolare, il gruppo capitanato da Sundar Pichai sarebbe infatti uno dei pochi a non richiedere alcun incentivo per la costruzione di una propria sede in una nuova località. A tal proposito William Floyd, responsabile della divisione external affairs di Big G, si sarebbe definito orgoglioso di far parte di un’azienda cresciuta costantemente negli ultimi 18 anni senza alcun supporto governativo.