Austin, capitale dello stato USA del Texas, ospiterà un nuovo campus della Casa di Cupertino in un’area che accoglierà inizialmente 5 mila lavoratori per poi consentire l’accesso ad una forza lavoro composta complessivamente da oltre 15 mila unità. L’investimento previsto per la realizzazione di questo progetto dovrebbe ammontare ad 1 miliardo di dollari.
Il rapporto tra Apple e la città di Austin è ormai di lunga durata e nel territorio di quest’ultima sono già presenti altre due strutture dell’azienda californiana. La prima sede della Mela Morsicata venne edificata in questa località nel corso del 1992, destinata in prima istanza ad ospitare circa un centinaio di collaboratori ne impiegherebbe ora più di 6 mila anche grazie alla creazione di un secondo centro.
Nei piani dei progettisti il futuro campus di Tim Cook e soci dovrebbe occupare una superficie pari a 580 mila metri quadri ed essere alimentato interamente tramite energie rinnovabili. Situato a circa 1.5 Km da un’altra sede della compagnia, diventerà il luogo di lavoro per ingegneri, sviluppatori software e operatori impiegati nell’assistenza clienti.
L’idea di ampliare la presenza in Texas sarebbe motivata non soltanto dagli incentivi e sgravi garantiti da questo stato, ma anche dalla necesstià di sviluppare una struttura meno incentrata sulla California. In futuro Apple dovrebbe quindi aprire nuovi uffici in città prima non raggiunte come per esempio Seattle, località in cui sono presenti gli headquarter di Amazon e Microsoft.
Le scelte di Cupertino sono forse indicative di quella che sarà una tendenza futura da parte delle grandi aziende dell’high tech, il modello lanciato a suo tempo dalla Silicon Valley si è infatti dimostrato negli anni particolarmente costoso dal punto di vista della logistica e potrebbe essere sostituito da un altro basato sulla decentralizzazione delle sedi.