Gli sviluppatori di Mountain View hanno comunicato l’inizio dei test sulla tecnologia FLoC (Federated Learning of Cohorts), quest’ultima propone un sistema di tracciamento finalizzato al marketing che permette di creare gruppi di utenti omogenei in base alle abitudini di navigazione, evitando di profilarli singolarmente per non violarne la privacy.
FLoC rientra nell’iniziativa Privacy Sandbox che Google ha deciso di lanciare nel corso del 2019 e che ha come primo obbiettivo quello di eliminare l’uso dei cookie di terze parti per le attività di tracking cross-site. Contestualmente tale soluzione dovrebbe fornire dati utili per l’advertising e la realizzazione di annunci personalizzati.
Tra le caratteristiche di FLoC vi è anche quella di non generare delle coorti nel caso in cui gli utenti stiano visitando siti Web dedicati ad argomenti particolarmente delicati come la politica, la salute e la religione. Per il resto il sistema si occuperà di utilizzare la cronologia registrata dal browser per capire quali beni e servizi potrebbero interessare gli insiemi individuati.
I primi mercati coinvolti dalla sperimentazione saranno quelli di Stati Uniti, Australia, Brasile, Canada, India, Indonesia, Filippine Giappone, Nuova Zelanda e Messico. L’Europa rimarrà per il momento esclusa in quanto Big G starebbe studiando una modalità con cui rendere FloC compatibile con quanto previsto dal GDPR (General Data Protection Regulation).
In ogni caso gli utenti non dovrebbero essere obbligati a navigare sotto il tracciamento di FLoC e entro aprile potrebbe essere introdotta un’impostazione appositamente dedicata alla sua disattivazione, da notare inoltre che per una questione di maggior tutela della privacy coloro che hanno deciso di disattivare i cookie di terze parti non prenderanno parte ai test.