L’ultimo report dedicato all’e-commerce rilasciato dai ricercatori di SendCloud e sviluppato in collaborazione con Nielsen cerca, tra l’altro, di identificare i principali fattori connessi a uno dei fenomeni più temuti da chi gestisce un negozio di commercio elettronico: quello dell’abbandono del carrello della spesa. Cosa spinge gli utenti a tornare indietro sui propri passi ad un istante dall’acquisto?
Per il 69% degli intervistati (che avevano la possibilità di scegliere più opzioni) la risposta a questa domanda andrebbe ricercata in prezzi di spedizione troppo alti che, in alcuni casi, verrebbero resi noti dagli store online solo poco prima dell’ordine. Per il 40% avrebbero invece un ruolo fondamentale i tempi di consegna ritenuti troppo lunghi.
Meno citata, ma comunque associata ad una percentuale rilevante, la mancanza del metodo di consegna preferito dal consumatore (24)%, seguirebbero le esperienze negative avute con un determinato corriere (17%) e l’impossibilità di avvalersi del corriere desiderato. In tutti i casi si tratterebbe di problematiche spesso comuni a molti e-commerce, persino quelli dei grandi marchi.
Italiani: spese di consegna solo per un delivery immediato
E’ interessante osservare come, sempre secondo lo studio, ben il 28% degli acquirenti italiani che spendono più di 150 euro in un singolo ordine non sarebbero disposti a pagare per la consegna, mentre l’81% (contro il 70% della media europea) sarebbe propenso ad aggiungere un ulteriore prodotto al carrello per raggiungere la soglia di spedizione gratuita.
Gli Italiani si dimostrerebbero invece maggiormente disposti a pagare un (ragionevole) extra per la consegna quando possono ricevere il proprio ordine il giorno seguente (31%) o il giorno stesso (30%), quando hanno l’opportunità di scegliere l’orario di consegna a loro più comodo (27%) e quando possono scegliere il giorno di consegna (23%).