Perplexity ha rilasciato la versione Android del browser AI Comet già disponibile in precedenza per il desktop.
Comet su Android con blocco della pubblicità integrato
L’applicazione, progettata per sfruttare l’AI in ogni fase della navigazione, mantiene su mobile la maggior parte delle funzionalità presenti nella versione per PC. Come per esempio la possibilità di configurare Perplexity come motore di ricerca predefinito, interagire con le schede aperte tramite domande e utilizzare la modalità vocale per interrogare il sistema sui contenuti visualizzati. L’assistente integrato può generare riepiloghi su tutte le schede attive per effettuare ricerche e confronti.
Uno degli elementi che distinguono la versione per Android è la presenza di un blocco della pubblicità integrato. Il browser consente anche di impostare delle attività automatizzate come ricerca e shopping. Per garantire la massima trasparenza mostra però tutte le azioni effettuate dal Comet Assistant durante l’esecuzione dei compiti che gli sono stati assegnati.
Perplexity ha annunciato che nelle prossime settimane l’app riceverà altri miglioramenti. Tra gli aggiornamenti in arrivo abbiamo un agente capace di eseguire ricerche e azioni dirette su più siti web. Sono poi previsti un sistema di scorciatoie per velocizzare le operazioni più frequenti e un gestore di password. Il Comet Assistant è già stato potenziato su desktop per gestire attività più complesse e prolungate, come il trasferimento di dati da una pagina web ad un foglio di calcolo.
Il mercato dei browser AI deve fare i conti con Google
Il lancio su Android è un effetto dell’interesse manifestato da alcuni produttori interessati a integrare Comet nei propri dispositivi. Ad oggi Perplexity non ha confermato nuove partnership ma rimane attiva la collaborazione avviata con Motorola all’inizio del 2025.
Il mercato dei browser basati su AI sta attirando investimenti e dando vita a nuove sperimentazioni da parte di diverse realtà tra cui Opera e The Browser Company. Rimane però il problema della concorrenza con Chrome, che può contare su una sempre maggiore integrazione con Gemini, e quello dell’effettivo livello di sicurezza degli agenti AI.
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