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Pavel Durov: Telegram non ha cambiato idea sulla privacy

Il CEO di Telegram, Pavel Durov, ha deciso di difendere le recenti modifiche apportate alle policy della piattaforma in seguito al suo arresto avvenuto lo scorso agosto presso l’aeroporto di Le Bourget, vicino a Parigi. Arrestato anche con l’accusa di scarsa collaborazione nei confronti delle autoritร , oltre al pagamento di una cauzione Durov รจ stato obbligato a rimanere in Francia per sei mesi e a presentarsi regolarmente presso una stazione di polizia.

I chiarimenti di Durov

In un suo post, Durov ha cercato di minimizzare l’impatto dei cambiamenti apportati all’applicazione, affermando che i principi fondamentali di Telegram, come la libertร  e la privacy, rimangono intatti. Tuttavia, ha ammesso che il numero di richieste legali provenienti dall’Unione Europea รจ aumentato, attribuendo ciรฒ al fatto che le autoritร  hanno iniziato a utilizzare l’indirizzo email corretto di Telegram per tali segnalazioni.

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Dal suo arresto, Telegram ha introdotto alcuni aggiornamenti importanti. Alla fine di agosto, nella sezione FAQ del servizio, la dichiarazione “Non abbiamo mai divulgato alcun byte di dati degli utenti a terzi” รจ stata modificata in “Non abbiamo mai divulgato messaggi degli utenti a terzi“. Senza chiarire il significato preciso di questo cambiamento. Inoltre, a settembre, Telegram ha abilitato la segnalazione di contenuti illegali anche nelle chat private e di gruppo, aumentando il controllo sui contenuti.

Telegram: non รจ cambiato niente? Davvero?

Sempre a settembre, Durov ha annunciato che Telegram avrebbe aggiornato i propri termini di servizio. Questo per evitare che la piattaforma fosse sfruttata da criminali. Avrebbe inoltre condiviso gli indirizzi IP e i numeri di telefono degli utenti in risposta a richieste legali valide.

Su questo punto Durov ha spiegato che, sebbene la politica sulla privacy sia stata uniformata a livello globale, in realtร  poco sarebbe cambiato.

Ciononostante, il tono di Durov appare diverso rispetto al passato. Cioรจ quando Telegram si presentava apertamente come una piattaforma in opposizione alle autoritร . Questo cambiamento ha suscitato preoccupazione tra alcuni utenti che temono che l’arresto del CEO possa portare alla condivisione dei loro dati con le forze dell’ordine.

Durov ha ribadito che Telegram non permetterร  ai criminali di abusare della piattaforma o di sfuggire alla giustizia. Una volta chiarito il “cosa” non avrebbe perรฒ ancora chiarito il “come”.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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