OpenAI ha annunciato il lancio di GPT-4.5, l’ultima evoluzione dei suoi modelli linguistici di grandi dimensioni basati sulla AI. Questo nuovo LLM rappresenta un passo avanti nell’apprendimento non supervisionato e migliora la capacità di riconoscere schemi, stabilire connessioni e generare intuizioni creative. Senza la necessità di un “ragionamento esplicito”.
Secondo quanto riportato dalla casa madre, GPT-4.5 è il loro modello più grande e avanzato di sempre ed è stato concepito per garantire interazioni ancora più naturali ed “umane”.
Le caratteristiche di GPT-4.5
Il modello è stato addestrato utilizzando i supercomputer Azure AI di Microsoft. GPT-4.5 pone un’enfasi particolare sull’apprendimento non supervisionato. Tale approccio consente all’LLM di ampliare la propria base di conoscenze e di affinare la comprensione del mondo e dei diversi contesti. Vengono quindi ridotte le cosiddette “allucinazioni” e incrementata l’affidabilità su svarianti argomenti.
Esso si caratterizza anche per una “personalità raffinata” che rende le interazioni emotivamente sfumate pur mantenendo precisione nelle risposte. Ciò lo rende particolarmente utile per compiti come la scrittura, la programmazione e la risoluzione di problemi pratici. OpenAI sottolinea però che, pur essendo il loro modello più grande, GPT-4.5 non introduce nuove capacità “di frontiera” rispetto ai precedenti LLM focalizzati sul ragionamento come o1 o o3-mini.
Un LLM molto costoso
Come ammesso dagli stessi portavoce di OpenAI, GPT-4.5 è un modello nettamente più costoso da addestrare e utilizzare rispetto ai suoi predecessori. Il CEO della compagnia, Sam Altman, lo ha descritto infatti come “grande e costoso” in quanto le sue capacità sono possibili solo a patto di costi computazionali molto elevati. A causa della una carenza di GPU, l’accesso iniziale a GPT-4.5 sarà limitato agli utenti Pro con un’espansione prevista per altri livelli di abbonamento nelle settimane successive.
GPT-4.5 è stato progettato per essere più efficiente rispetto a GPT-4. In alcuni benchmark le sue prestazioni sarebbero risultate però inferiori rispetto a soluzioni come o1 e o3-mini. L’ultima versione riesce quindi ad offrire dei miglioramenti in termini di interazione e comprensione ma potrebbe non superare i modelli specializzati in compiti specifici.