Nel paese dove si cerca sempre di mettere d’accordo tutti alla fine non è mai contento nessuno, così è accaduto anche per il recente regolamento per le modalità di assegnazione delle licenze WiMax emesso dalla Autorità TLC: tante misure che, solo teoricamente, dovrebbero aprire l’asta al maggior numero di concorrenti possibili.
Innanzitutto l’asta è al rilancio, come dire "vinci solo se hai i soldi"; in secondo luogo non sono state definite le conoscenze e la struttura tecnica che gli operatori destinatari delle licenze dovranno possedere. Il sospetto è che alla fine saranno le solite "cordate" tra imprenditori e banche ad aggiudicarsi la nuova tecnologia.
Vi è poi un altro problema, l’UMTS, tecnologia ormai presente sul mercato da anni, non è poi risultato essere l’"affare del secolo"; molte compagnie hanno speso tanto su questo protocollo e vogliono rientrare degli investimenti effettuati. A questo punto è lecito pensare che alcuni soggetti vogliano aggiudicarsi il WiMax per poi non utilizzarlo ed evitare che comprometta la diffusione ancora lenta dell’UMTS.