Sarebbe stato lo stesso Elon Musk, divenuto proprietario del social network a seguito di un’offerta pari a 44 miliardi di dollari, a confermare che dal momento in cui Twitter è passato nelle sue mani le entrate derivanti dall’advertising avrebbero subito un crollo del 50%. Attualmente il miliardario sudafricano non è più il CEO del gruppo ma ricopre la carica di CTO.
In un suo recente tweet Musk ha fatto riferimento anche ad un carico di debiti abbastanza rilevante. In attesa di tovare delle nuove soluzioni per la monetizzazione, o di potenziare quelle disponibili, l’unica strada potrebbe essere quella della ricapitalizzazione ma, come anticipato, l’imprenditore ha già speso tanto per assicurarsi il controllo del progetto.
We’re still negative cash flow, due to ~50% drop in advertising revenue plus heavy debt load. Need to reach positive cash flow before we have the luxury of anything else.
— Elon Musk (@elonmusk) July 15, 2023
Le perdite registrate si sarebbero verificate in un periodo in cui i costi di esercizio per il funzionamento di Twitter sono diminuiti in modo considerevole. A tal proposito basterebbe ricordare che la prima iniziativa di Musk come amministratore delegato di Twitter fu quella di licenziare gran parte dei 7.500 lavoratori impiegati, ora infatti le unità occupate non sarebbero più di 1.500.
I guadagni derivanti dal mercato pubblicitario rappresentano ancora oggi la maggiore voce di entrata per la compagnia, anche in considerazione del fatto che il numero di iscritti a Twitter Blue sembrerebbe crescere molto più lentamente rispetto alle attese. Le cose potrebbero però cambiare se questa formula dovesse diventare remunerativa per chi la attiva.
Twitter Blue presenta infatti un programma che prende il nome di Creator Ads Revenue Sharing attraverso cui gli utenti più seguiti, in sostanza gli influencer di Twitter, possono ricevere una parte delle entrate pubblicitarie generate in seguito alle visualizzazioni. La piattaforma avrebbe già provveduto ad inviare i primi pagamenti ai creator.