Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, è stata molto chiara: TikTok rischia di essere bannato anche dagli stati dell’Unione Europea e, in ogni caso, tale opzione non sarebbe da escludere. Questa dichiarazione è stata fomulata in qualità di cadidata, e non di commissaria, durante un evento che ha avuto luogo a Maastricht.
Di recente il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha posto la sua firma su una legge che prevede il ban del social network dal mecato USA se la casa madre, ByteDance, non dovesse trovare un acquirente in terra americana. Da parte sua il colosso cinese avrebbe definito tale iniziativa incostituzionale e sottolineato che TikTok non è in vendita.
A ban on TikTok in the EU is "not excluded," European Commission chief Ursula von der Leyen said.https://t.co/tt2dAgPLjw
— POLITICOEurope (@POLITICOEurope) April 29, 2024
Le ragioni del ban sono note, il governo di Washington considera infatti la piattaforma pericolosa per la sicurezza nazionale, questo perché essa invierebbe dati dei cittadini statunitensi verso server collocati in Cina. Secondo alcune voci contrarie, estromettere TikTok dagli USA si trasformerebbe in un favore a Meta che è la principale concorrente di ByteDance.
Al di là dei retroscena politici è utile ricordare che le politiche dell’Unione in tema di dati personali sono addirittura più restrittive rispetto a quelle degli Stati Uniti. A questo proposito basti pensare che la Commissione Europea ha deciso di vietare l’uso di TikTok ai propri dipendenti ben prima che il governo americano prendesse la stessa iniziativa.
Tra l’altro di recente la proprietà del social network è stata chiamata a rispondere dall’Unione riguardo alla funzionalità Task & Reward Lite che in sostanza premia gli utenti quando effettuano determinate azioni (ad esempio invitare un altro utente all’iscrizione). A parere dell’Europa, infatti, uno strumento di questo tipo potrebbe creare dipendenza.