Secondo Peter Thiel, uno dei fondatori di PayPal nonché finanziere in grado di piazzare il suo nome all’interno della classifica Forbes 400, avrebbe recentemente espresso le sue preoccupazioni riguardo al fatto che il governo cinese potrebbe usare una criptovaluta come bitcoin per danneggiare la stabilità economica degli Stati Uniti.
Tale dichiarazione sarebbe stata effettuata nel corso di un intervento online in occasione di un seminario tenuto per conto della Richard Nixon Foundationd, a sorprendere i partecipanti e gli analisti finanziari vi sarebbe stato anche il fatto che Thiel non è soltanto un notissimo venture capitalist ma anche un imprenditore che ha scommesso buona parte della propria fortuna sul bitcoin.
A parere dell’imprenditore, gli USA non dovrebbero guardarsi tanto dal CBDC (Central Bank Digital Currency), la moneta virtuale di stato che la banca centrale cinese ha deciso di sperimentare come alternativa immateriale allo yuan, ma dal fatto che il bitcoin possa essere utilizzato come riserva di valore a livello mondiale contrastando il dollaro.
Per Thiel le autorità statunitensi starebbe sottovalutando le implicazioni di un fenomeno che sarebbe già in atto, si dovrebbe invece agire nell’immediato per stabilire delle regole certe che spingano anche gli investitori americani ad investire con maggiore sicurezza in un settore considerato ancora troppo borderline dalla finanza di Wall Street.
Stando così le cose, tutto farebbe pensare che Thiel non stia facendo altro che cercare di spianare la strada ai suoi prossimi investimenti in cryptovalute, è però anche vero che gli ambienti finanziari cinesi si starebbero dimostrando molto meno diffidenti nei confronti del bitcoin e che questo approccio potrebbe essere il più adatto ad affrontare un mercato valutario in pieno cambiamento.