Ha fatto molto parlare di sè un bug rilevato su alcuni sitemi operativi Windows a carico dei cursori animati. Secondo numerosi bollettini di sicurezza la falla riscontrata avrebbe potuto lasciar passare un pericoloso Trojan virus attraverso codici appositamente preparati all’interno di pagine web o messaggi di posta elettronica.
Però, tutti si aspettavano che per evitare i pericoli sarebbe bastato tenersi lontani dai vari siti spam, tanto diffusi in rete quanto facilmente individuabili, generalmente basati su argomenti non esattamente "tecnici" come warez, crack, pirateria digitale e donnine nude.
Invece, i laboratori della Kaspersky, hanno individuato un exploit tra le pagine web di uno dei marchi più conosciuti dagli acquirenti dell’hardware: il serissimo sito della taiwanese Asus. Un iframe inserito maliziosamente avrebbe infatti permesso al Trojan di agire.
Naturalemente la Asus è incolpevole e il codice maligno è stato inserito a sua insaputa; quanto successo deve comunque insegnare gli utenti a mantenere sempre alta la guardia e a tutelarsi aggiornando i propri sistemi ogni volta che se ne presenta la necessità.