La seconda edizione della ricerca Experience Matters presentata alcuni giorni fa presso il Politecnico di Milano avrebbe evidenziato quanto l’Intelligenza Artificiale sia sempre più presente nell’esperienza di acquisto degli utenti degli e-commerce. Ben il 98% degli heavy eShopper, coloro che praticano lo shopping online almeno una volta al mese, avrebbe testimoniato interazioni con l’AI.
Parliamo di circa 13.5 milioni di utenti italiani, 12.5 dei quali utilizzerebbero con una certa frequenza piattaforme e servizi intelligenti. Sarebbero poi ben 8 milioni coloro che avrebbero definito "positiva" la presenza della AI nelle procedure per il commercio elettronico. 3.8 milioni i nostri connazionali indifferenti a queste innovazioni, 700 mila quelli che le guarderebbero invece con sospetto e preoccupazione.
Non stupisce il fatto che ad essere più favorevoli all’AI nell’e-commerce siano coloro che più frequentemente acquistano il Rete, tra chi effettua almeno un’operazione a settimana le opinioni positive verrebbero espresse da non meno del 45% del campione analizzato, percentuale che scenderebbe a 32 punti tra coloro che non superano il singolo acquisto al mese.
Per quanto riguarda le possibili implicazioni negative, soltanto il 24% degli intervistati avrebbe fatto riferimento alle insidie per la privacy, questo perché verrebbero valutate con maggiore attenzione opportunità quali la velocità dei processi di acquisto (53%), il più elevato numero di funzionalità disponibili (46%) e l’adattabilità alle esigenze personali (43%).
Almeno apparentemente gli eShopper italiani sembrerebbero quindi disposti a sacrificare in una certa misura la propria riservatezza in favore di una user experience più completa. Questa tendenza risulterebbe più evidente nella fruizione di servizi per l’intrattenimento o delle piattaforme per i viaggi e l’assistenza vocale.