Il caso Megaupload continua a far parlare di se grazie all’opera degli spammers; dopo l’arresto del fondatore Kim Dotcom e la chiusura forzata del servizio, l’ultima notizia a riguardo farebbe riferimento a finte richieste di risarcimento inoltrate per email.
Il trucco è vecchio come Internet: gli spammers si fingono portavoce delle majors danneggiate dal noto servizio per la condivisione di contenut, inviano email su vasta scala e richiedono dei soldi ai destinatari tra i quali, plausibilmente, vi sarebbero anche molti ex utilizzatori di Megaupload.
Il messaggio di posta elettronica in questione, viene inviato indicando come mittente lo studio legale Dr. Kroner & Kollegan che pare essere inesistente, inoltre, le stesse majors non avrebbero incaricato alcun avvocato di dare il via a una campagna risarcitoria contro gli utenti del servizio.
L’email (spazzatura) è scritta in lingua tedesca, in essa non viene specificata alcuna violazione precisa ma viene invece indicato il totale di quanto "dovuto" per l’uso di Megaupload: 147 euro; di sicuro le etichette musicali e le case cinematografiche non si muoverebbero mai per richiedere così poco…