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Il Phishing non paga (abbastanza)

Secondo una recente ricerca svolta da alcuni ricercatori della Microsoft il phishing non sarebbe poi un’attività così remunerativa quanto si potrebbe credere; il numero elevato di truffatori presenti on line creerebbe troppa concorrenza limitando di molto i possibili guadagni all’osso.

Alla fin fine un’intensa attività di phishing porterebbe ad un "salario mensile" pari a quello di un comune lavoratore scarsamente qualificato; insomma, un operatrice di call center guadagnerebbe quanto un phisher senza però il quotidiano rischio di vedersi piombare la polizia in casa.

L’aumento costante della posta elettronica indesiderata contenente phishing sarebbe un chiaro sintomo di questa "crisi delle truffe on line": i guadagni diminuiscono e per questo motivo è necessario intensificare continuamente gli sforzi per… sbarcare il lunario.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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