Le AI generative sono al centro delle strategie commerciali di diverse grandi aziende che puntano su queste tecnologie per incrementare il proprio business. Per alcune realtà i risultati ottenuti sono strabilianti, basti pensare ad Nvidia che grazie alle sue GPU ottimizzate per l’Intelligenza Artificiale è diventata la compagnia più capitalizzata al mondo.
Alla base di questo grande cambiamento vi è sicuramente OpenAI con il suo ChatGPT e i modelli generativi della famiglia GPT. Ma quali sono stati i risultati finanziari del gruppo capitanato da Sam Altman? Quanto sono state redditizie le parnership con altri colossi, basti pensare a Microsoft, e quali i guadagni da formule in abbonamento come ChatGPT Plus?
Dato che OpenAI non è quotata in Borsa, non è facile rispondere a questa domanda. Secondo un’analisi svolta da The Information la sua attività sarebbe però nettamente in perdita, tanto che la compagnia avrebbe registrato ben 5 miliardi di dollari di perdite durante l’anno corrente, con il rischio di esaurire i fondi nel corso dei prossimi 12 mesi.
Report claims that OpenAI has burned through $8.5 billion on AI training and staffing, and could be on track to make a $5 billion loss.https://t.co/QLxeecTzdk pic.twitter.com/Ear5iDFToB
— PC Gamer (@pcgamer) July 29, 2024
I conti in rosso sarebbero dovuti al fatto che il mantenimento di ChatGPT arriverebbe a costare fino a 700 mila dollari al giorno. Entro il 2024 OpenAI potrebbe perdere quindi ben 7 miliardi di dollari per il solo training degli LLM (Large Language Model) a cui dovrebbero essere aggiunte spese per almeno 1.5 miliardi in retribuzioni al personale.
Ad oggi il valore di mercato del gruppo dovrebbe aggirarsi intorno agli 80 miliardi di dollari ma si tratta di una valutazione teorica, una fonte di ricavi affidabile potrebbe essere comunque quella legata alle API (Application Programming Interface) che, per ora, permetterebbe ad OpenAI di maturare tra i 3.5 e i 4.5 miliardi di dollari l’anno.