E’ durata poco l’infatuazione del Comune di Napoli per il software Open Source; pochi giorni fa alcuni esponenti della maggioranza avevano proposto la sua introduzione nei computer del Municipio prevedendo un risparmio di circa 1 milione di Euro l’anno.
Ne era conseguito un ordine del giorno che avrebbe dovuto impegnare risorse per "la sperimentazione delle applicazioni software a codice aperto" e per "utilizzare le stesse per la digitalizzazione del Comune di Napoli”.
Fatto sta che alla fine il tutto si è risolto con un nulla di fatto e l’assessore preposto, con delega alle Reti telematiche, ha deciso di ricorrere nuovamente a soluzioni proprietarie ritenendo quelle Open troppo impegnative per esigenze di formazione del personale.