Recentemente Microsoft è stata oggetto di critiche da parte di alcune organizzazioni tra cui Google e la CISA (Cybersecurity and Infrastructure Security Agency) per le sue politiche riguardanti la sicurezza. Mountain View ha inoltre pubblicato un documento ("Google Workspace: A more secure alternative") che pur non citando Redmond definisce in suoi servizi più affidabili.
A generare tali critiche sarebbe stato nello specifico un episodio registrato lo scorso aprile, quando un comitato federale statunitense avrebbe presentato un report nel quale veniva citata una violazione, con migliaia di e-mail coinvolte, a carico di Exchange. Alcuni dei messaggi violati avrebbero fatto riferimento alla corrispondenza di agenzie federali.
Il gruppo capitanato da Satya Nadella ha quindi deciso di rispondere tramite Kathleen Hogan, Chief People Officer presso l’azienda, la quale ha assicurato che d’ora in poi la sicurezza dovrà essere la massima priorità per tutti i collaboratori di Microsoft. Per questa ragione sono state definite delle linee guida volte ad incentivare la mitigazione dei rischi.
Every Microsoft employee is now being judged on their security work https://t.co/dIE31Rodiu
— The Verge (@verge) August 5, 2024
In sostanza la compagnia ha voluto chiarire che eventuali comportamenti non conformi alle policy di sicurezza potrebbero avere delle ripercussioni anche gravi sulla carriera di un dipendente. Un incidente potrebbe essere ad esempio la ragione di una mancata promozione, di un mancato aumento di stipendio o di un minori bonus aziendali.
Per favorire un ambiente più sicuro, oltre ad SFI (Secure Future Initiative), Microsoft ha dato vita ad una nuovo progetto chiamato Connect che consisterà in incontri tra dipendenti e manager. Nel corso di questi confronti, che saranno obbligatori, dovranno essere definite e monitorate tutte le procedure da adottare per la protezione di infrastrutture e sistemi.