Meta avrebbe licenziato circa due dozzine di dipendenti dal suo ufficio di Los Angeles per aver utilizzato impropriamente i crediti per i pasti aziendali (i nostrani “buoni pasto”), per l’acquisto di articoli come detergenti per il bucato, bicchieri da vino e trattamenti per l’acne. Ciรฒ secondo quanto confermato da una fonte vicina all’azienda a CNN.
L’indagine interna di Meta
Gli uffici di Meta offrono spesso servizi di ristorazione con cui fornire pasti come benefit ai propri dipendenti. L’ufficio di Meta vicino alla Penn Station di New York ha ad esempio una mensa molto rinomata, con vari stand gratuiti per il personale. Per i dipendenti che lavorano in uffici piรน piccoli, senza servizio mensa, l’azienda fornisce invece buoni pasto da 20 dollari per la colazione e 25 dollari ciascuno per il pranzo e la cena. Crediti con cui ordinare cibo da consegnare in ufficio.
I buoni pasto sono pensati per consentire ai dipendenti di mangiare mentre lavorano in ufficio, a volte affrontando lunghe ore che si estendono su piรน pasti della giornata. Una pratica che รจ abbastanza comune nel settore tecnologico. Un’indagine interna avrebbe rilevato perรฒ che alcuni dipendenti dell’ufficio di Los Angeles hanno utilizzato i fondi per i pasti per acquistare articoli diversi dal cibo (o per farsi consegnare i pasti a casa) violando le regole aziendali.
I licenziamenti sarebbero avvenuti la scorsa settimana e sono stati riportati per la prima volta dal Financial Times. Quanto avvenuto sorprende considerando che la mediana della retribuzione totale annuale per i dipendenti di Meta (escluso il CEO Mark Zuckerberg) si attesta su 380 mila dollari circa.
Gli altri licenziamenti in corso
Questi licenziamenti sarebbero arrivati mentre Meta sta dando corso ad un taglio dei posti di lavoro in tutta l’azienda come parte di una serie di ristrutturazioni. Alcuni interventi hanno interessato team come quelli di Instagram, WhatsApp, Facebook e Reality Labs.
Meta aveva giร licenziato oltre 20 mila dipendenti lo scorso anno, nel tentativo di invertire un calo dei ricavi e una stagnazione nella crescita degli utenti, definendo il 2023 come il suo anno dell’efficienza.