Sembra paradossale, ma il continuo evolversi dei formati standard per i file e dei supporti di memoria di cui sono dotati i computer stanno rendendo lentamente ma inesorabilmente "illegibili" documenti salvati in formato digitale appena qualche anno fa.
A lanciare il motivato allarme sono i responsabili degli Archivi Nazionali Britannici che hanno accumulato un tesoro di 580 terabyte tra libri e pubblicazioni, molti dei quali ora non più disponibili a causa di formati di file obsoleti o supporti di memoria sempre meno utilizzati come i floppy disk.
I formati aperti per l’XML, fortemente caldeggiati anche dalla Microsoft, potrebbero essere una buona soluzione per quello che stà diventando un grave problema di "memoria storica". E pensare che in alcune biblioteche sono ancora disponibili volumi in carta vecchi di secoli…