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Mark Zuckerberg testimonierà al Congresso l’11 aprile

Il CEO di Menlo Park ha finalmente reso nota la data in cui parlerà davanti al Congresso degli Stati Uniti per chiarire la sua posizione riguardante il caso Cambridge Analytica. Mark Zuckerberg dovrà quindi rispondere davanti alle autorità di uno scandalo che ha visto i dati degli utenti di Facebook utilizzati da terzi per finalità elettorali.

Ad interrogare il creatore del social network più grande della Rete saranno il componenti del Sottocomitato della Camera per l’energia e il commercio, l’appuntamento è stato fissato per l’11 aprile alle 10 del mattino ora locale. Pochi altri grandi protagonisti dell’High Tech sono stati chiamati prima di lui a riferire direttamente al Congresso.

In precedenza Zuckerberg aveva declinato un altro invito istituzionale a comparire, quello rivoltogli dalla commissione parlamentare che nel Regno Unito indaga sul medesimo caso. Se però Zuckerberg poteva di no a qualsiasi stato estero, in quanto cittadino americano non può fare altrettanto di fronte alle richieste di Washington.

Il giorno precedente all’audizione in congresso Zuckerberg potrebbe partecipare ad un altro incontro, questa volta davanti Commissione legislativa del Senato americano. Non si tratterebbe però di un appuntamento dedicato esclusivamente a Facebook in quanto sarebbero stati invitati anche il CEO di Mountain View, Sundar Pichai, e quello di Twitter, Jack Dorsey.

E’ ipotizzabile che il padre del Sito in Blue non si troverà in una posizione comoda davanti al Congresso, in molti infatti inputano alla piattaforma responsabilità gravi relativamente agli esiti delle ultime tornate elettorali (ivi comprese le Presidenziali americane) e non sarà facile dimostrare di aver preso tutte le contromisure necessarie per evitare quanto contestato.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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