Intervenuto nel corso di un confronto con la Commissione Giustizia del Senato degli Stati Uniti, Mark Zuckerberg si è scusato con i genitori presenti per i problemi, a volte delle vere e proprie tragedie, causate dalle piattaforme di Menlo Park ai loro figli. Meta non è stata comunque l’unica grande azienda del Web a presenziare durante l’appuntamento istituzionale.
Mark Zuckerberg is going through it. pic.twitter.com/WFdmyCpwuV
— ?? @?????????????????????????? (@OneJoblessBoy) February 1, 2024
I senatori USA, infatti, hanno chiamato a rispondere delle loro azioni anche Evan Spiegel, il CEO di Snap che controlla Snapchat, Shou Chew, massimo dirigente di TikTok, Linda Yaccarino, la persona che (almeno in teoria) ha sostituito Elon Musk alla guida di X, e Jason Citron, amministratore delegato dell’azienda a cui fa capo alla piattaforma di messaggistica Discord.
L’incontro verteva su una nuova proposta di legge in discussione negli USA che prende il nome di KOSA (Kids Online Safety Act). Riassumendo, con essa si richiede che le piattaforme riconoscano in modo preciso l’età dei propri utenti, questo per evitare che i minori siano esposti a utenti e contenuti che potrebbero pregiudicarne la sicurezza.
Zuckerberg, però, è sempre stato contrario alla proposta. A suo parere infatti i controlli sull’età dovrebbero essere effettuati a monte, direttamente dagli store che permettono di scaricare le applicazioni dei social network e delle App di messaggistica. Se così fosse, tutto il peso di queste verifiche verrebbe spostato sulle spalle di Google, con il Play Store, e Apple, con l’App Store.
Scusandosi con i genitori presenti, Zuckerberg ha affermato che nessuno dovrebbe affrontare le sofferenze che sono state patite dalle loro famiglie. In un clima di evidente tensione, il creatore di Facebook ha poi assicurato i presenti che la sua compagnia continuerà ad investire perché altre famiglie non debbano affrontare le stesse tragedie.