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Linus Torvalds: le classificazioni x86-64 danneggiano il kernel Linux

Linus Torvalds, il creatore di Linux, ha recentemente espresso delle critiche molto dure nei confronti della classificazione dei livelli microarchitetturali x86-64, definendoli “completamente inutili” e “da eliminare”. Questa posizione è emersa durante una discussione sulla configurazione del kernel Linux, dove Torvalds ha manifestato la sua frustrazione per l’introduzione di livelli come “v2”, “v3” e “v4”, considerandoli delle astrazioni prive di qualsiasi valore pratico.

Le critiche di Linus Torvalds

La critica del programmatore si basa sulla convinzione che tali classificazioni non riflettano accuratamente le capacità effettive delle CPU. Anzi, secondo Linus Torvalds, queste etichette semplificano eccessivamente la complessità delle architetture, portando ad una maggiore confusione tra gli sviluppatori.

Invece di concentrarsi sulle specifiche reali delle istruzioni supportate, i coder si troverebbero a dover interpretare una gerarchia arbitraria che non offre alcun beneficio concreto.

Linus Torvalds ha sottolineato inoltre che l’evoluzione delle CPU non segue una progressione lineare che possa essere facilmente categorizzata in livelli. Alcune istruzioni come l’AVX-512 di Intel sono state introdotte ad esempio in una generazione di processori e successivamente rimosse con quella successiva. Tali classificazioni risulterebbero quindi del tutto incoerenti.

Ciò dimostrerebbe come l’adozione di un sistema di livelli possa portare a malintesi sulle effettive capacità hardware e complicare ulteriormente lo sviluppo del software.

Le etichette danneggiano lo sviluppo del Kernel Linux

A livello pratico, la posizione di Linus Torvalds (che non è nuovo a questo tipo di sfuriate) si basa sulla necessità di un approccio più pragmatico nella definizione degli standard architetturali. Invece di affidarsi ad etichette generiche sarebbe più utile focalizzarsi sulle specifiche tecniche e sulle funzionalità reali delle CPU.

Questo permetterebbe agli sviluppatori di ottimizzare il software in modo più efficiente, basandosi su dati concreti invece che su classificazioni teoriche. Abbandonare le classificazioni generiche a favore di informazioni dettagliate e specifiche potrebbe facilitare lo sviluppo di software più ottimizzato per le diverse piattaforme hardware.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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