Neanche un social specializzato nel networking professionale con LinkedIn è del tutto esente da fenomeni come i tentativi di truffe online. Queste ultime si nascondono spesso tra i milioni di annunci di lavoro pubblicati sulla piattaforma di Microsoft e i suoi sviluppatori hanno deciso di introdurre nuove misure di sicurezza a tutela dei propri utenti.
Tali accorgimenti si basano su un sistema di verifica dell’attendibilità con il quale il servizio effettua un controllo dei dati aziendali di chi ha pubblicato un determinato annuncio. Per questo motivo vengono passati al vaglio alcuni dati specifici come per esempio gli indirizzi di posta elettronica che devono essere quelli ufficiali del marchio a cui è associato il contenuto postato.
Stessi discorso per quanto riguarda le chat, LinkedIn ha creato infatti un sistema di avvisi che ha il compito di intercettare e segnalare i messaggi in cui sono presenti elementi potenzialmente rischiosi. Tra questi ultimi vi sono per esempio le chat dove l’interlocutore chiede al candidato di proseguire la conversazione su un servizio esterno a quello del social network.
Il sistema di segnalazione permette inoltre al destinatario di un messaggio di segnalare il mittente alla piattaforma nel caso in cui reputi che siano in atto dei comportamenti sospetti. Ciò avverrà senza che la segnalazione venga notificata al mittente, un po’ come accade su altri servizi come Facebook quando si invia la richiesta di rimozione di un contenuto.
Il fenomeno dei tentativi di truffa a carattere professionale è molto più diffuso di quanto non si possa credere, anche online. A tal proposito basti pensare che soltanto nell’ultima metà dello scorso anno LinkedIn ha dovuto bloccare ben 58 milioni di account a rischio contro i 22 milioni che erano stato rimossi nel semestre precedente.