LinkedIn, social network professionale di proprietà di Microsoft, ha reso disponibili i numeri relativi al mercato del lavoro nel 2021 calcolati dal punto di vista della sua piattaforma, la fotografia così prodotta riassume gli effetti dell’emergenza pandemica che ha caratterizzato gli ultimi due anni e della maggiore diffusione dello smart working.
Il lavoro da remoto sembrerebbe essere stato il vero protagonista delle dinamiche registrate durante gli ultimi 12 mesi, tanto che le offerte di lavoro riguardanti collaborazioni a distanza sarebbero quasi raddoppiate rispetto al 2020, anno in cui lo smart working aveva coinvolto improvvisamente milioni di persone spesso impreparate al cambiamento in atto.
Contestualmente ad un abbandono degli uffici come luogo del lavoro per eccellenza sarebbe stata osservata anche una maggiore tendenza alla mobilità, da questo punto di vista il numero di coloro che hanno deciso di cambiare lavoro sarebbe aumentato di circa 1/4 rispetto al periodo in cui il mondo non doveva fare i conti con il COVID-19.
Non è quindi un caso che l’hashtag scelto da LinkedIn per il 2021 sia #GreatReshuffle, con esso si fa riferimento ad un rimpasto di dimensioni inedite in base al quale le persone hanno deciso e decidono di mettere in discussione la propria posizione lavorativa, le ragioni per cui si lavora e le modalità con cui il proprio lavoro deve essere svolto.
Nella maggior parte dei casi gli iscritti attivi su LinkedIn, quasi 10 milioni nel nostro Paese, sembrerebbero essere favorevoli ad una formula di impiego ibrido in cui parte delle ore lavorative vengono svolte in presenza e il resto del tempo in smart working. Questo nella speranza di coniugare più facilmente carriera, affetti e tempo libero.