I ricercatori dell’Università di Stanford coordinati dal Professor James Loudin ha recentemente concepito un sistema che consente a chi è stato colpito da patologie degenerative della retina di recuperare almeno parzialmente il prezioso bene della vista.
Tale tecnologia è basata innanzitutto su un paio di occhiali che, attraverso una telecamera, funzionano come dei ricevitori per le immagini, esse vengono elaborate grazie ad un dispositivo portatile computerizzato in grado di attivare un fascio di luce infrarossa diretto verso l’occhio umano.
La seconda fase, quella della visualizzazione, viene effettuata attraverso un chip impiantato all’interno della retina; esso in pratica, come un microscopico pannello fotovoltaico, converte l’infrarosso in una carica elettrica che viene trasmessa al cervello restituendo una rappresentazione dell’immagine ripresa.
Tale sistema è stato concepito per essere il meno invasivo possibile, riducendo la necessità di ccollegamenti tramite cavi, e per autoalimentarsi grazie alla stessa carica elettrica generata dal chip; attualmente la sperimentazione sull’uomo non sarebbe ancora cominciata.