Kim Dotcom, fondatore degli ora oscurati servizi Megaupload e Megavideo, è virtualmente un uomo ricchissimo; in realtà però tutti i suoi beni sono attualmente sotto sequestro da mesi, tanto che l’imprenditore rischiava seriamente di non reperire quanto necessario per retribuire i propri avvocati.
Trovandosi senza un centesimo in tasca, Dotcom ha dovuto chiedere al tribunale della città neozelandese di Auckland lo sblocco di parte del suo capitale, motivo per il quale gli sarebbe stato concesso di poter disporre di circa 4 milioni di euro destinati parzialmente al pagamento di spese legali.
Buona parte della somma finirà immediatamente nelle tasche del suo difensore, Ira Rothken, vi sarebbero poi da pagare le spese relative all’affitto della villa in cui domicilia attualmente e, infine, una cospicua somma da destinare ai futuri impegni economici dovuti al processo in corso.
Il fondo non sarebbe però sufficiente per il pagamento di tutti i debiti pregressi maturati dal giorno dell’arresto in poi, per cui Dotcom sarebbe stato autorizzato anche a vendere parte del suo parco macchine che annovera alcune automobili estremamente lussuose.