La SGE (Search Generative Experience) è una nuova funzionalità di Google che permette di visualizzare risposte generate da un’Intelligenza Artificiale tra i risultati delle ricerche. Ad oggi si tratta di una feature anche in fase sperimentale e soltanto pochi utenti residenti negli Stati Uniti hanno potuto accedere a questo tipo di contenuti.
Il progetto nasce dalla constatazione che le query più complesse potrebbero non essere soddisfatte tramite i soli risultati delle SERP (Search Engine Results Page) che elencano i link ai siti Web. L’AI di Big G, invece, è in grado di interpretare più facilmente le richieste articolate e di restituire immediatamente la risoluzione ad un problema.
Ma quanto sono accurate le risposte della SGE? Quest’ultima produce in sostanza dei riassunti prelevando le informazioni da siti Web che rientrano nell’indice di Google, il problema riscontrato ad oggi risiede però nel fatto che in alcuni casi tali dati verrebbero prodotti anche suggerendo alcuni siti Internet contenenti malware o tentativi di truffa.
Google's new AI search results promotes sites pushing malware, scams – @mayank_jeehttps://t.co/TI7f9FJvgDhttps://t.co/TI7f9FJvgD
— BleepingComputer (@BleepinComputer) March 25, 2024
Stando a quanto osservato da alcuni analisti, ciò riguarderebbe in particolare alcuni siti associati a nomi a dominio con estensione ".online". Per migliorarne il posizionamento sarebbero state utilizzate infatti delle tecniche di SEO poisoning finalizzare a mostrarli come affidabili al motore di ricerca e l’SGE finirebbe per favorirne l’accesso da parte degli utenti.
Tali siti verrebbero utilizzati non di rado per la diffusione di spam, questo perché un utente, ritenendoli sicuri in quanto consigliati da Google, potrebbe acconsentire più facilmente alla ricezione di notifiche. I tecnici di Mountain View avrebbero già riconosciuto l’esistenza del problema e starebbero intervenendo per potenziare il controllo delle fonti da parte di SGE.