Google ha annunciato nuove modifiche ai risultati di ricerca dedicati ai viaggi per adeguarsi al DMA (Digital Markets Act) dell’Unione Europea. Una normativa entrata in vigore nel 2023 con l’obiettivo di regolare il potere delle grandi aziende che in alcuni casi si traduce in una vera e propria posizione dominante.
Nelle intenzioni, il DMA punta a garantire un mercato digitale più concorrenziale. Limitando le pratiche che favoriscono i prodotti e servizi delle Big Tech come nel caso di Mountain View.
Google adegua la ricerca al DMA europeo
Tra le principali modifiche proposte ai regolatori europei Google ha introdotto unità di ricerca uniformi che consentono agli utenti di scegliere tra siti di comparazione e fornitori. Vi saranno inoltre dei nuovi formati che permetteranno ai competitor di mostrare immagini e prezzi direttamente nei risultati di ricerca.
Questi cambiamenti hanno lo scopo di garantire maggiore visibilità alle realtà meno strutturate, riducendo il rischio di pratiche anticoncorrenziali. Google ha anche avviato un test in Germania, Belgio ed Estonia rimuovendo temporaneamente la funzione di mappa per gli hotel in modo da valutare l’interesse degli utenti verso un approccio alternativo.
Le recenti proposte dovrebbero soddisfare le richieste dei regolatori senza compromettere la UX. Google sottolinea però che alcune modifiche potrebbero avere impatti negativi sui consumatori e sulle piccole imprese. In questo caso potrebbe manifestarsi un disequilibrio tra normative ed esigenze del mercato.
La palla passa alla Commissione Europa
La Commissione Europea, a cui spetta la supervisione dell’applicazione del DMA, starebbe esaminando le misure adottate da Big G per valutarne la conformità. Il DMA prevede multe fino al 10% del fatturato globale per le aziende che violano le disposizioni vigenti. Anche per questo motivo Google ha deciso di collaborare, implementando delle modifiche per evitare sanzioni e garantire nel contempo un maggior livello di trasparenza.
L’obiettivo finale è naturalmente quello di bilanciare il proprio potere di mercato con un ecosistema più competitivo, dove anche i piccoli concorrenti possano trovare spazio.