Alphabet, il conglomerato finanziario del quale fa parte Google, ha recentemente comunicato i risultati della sua ultima trimestrale di cassa, quella relativa al periodo gennaio/marzo dell’anno corrente. I documenti inviati agli investitori evidenzierebbero ancora oggi il ruolo determinante della pubblicità nel business di Big G.
Cifre alla mano è possibile confermare il buon andamento degli affari del gruppo, con un fatturato pari a oltre 31 miliardi di dollari nel periodo considerato per utili netti pari a 7 miliardi di dollari. Nel complesso l’advertising del circuito AdWords rappresenterebbe da solo l’85% dei ricavi con entrate per 26.6 miliardi di dollari.
Buone notizie arriverebbero però anche dalle altre divisioni del gruppo, a cominciare dal market place Google Play Store passando per la produzione hardware e la domotica smart di Nest. In questo caso infatti il fatturato sarebbe stato pari a 4.35 miliardi di dollari con una crescita pari a 1 miliardo di dollari rispetto allo stesso periodo del’anno precedente.
Meno brillanti i risultati ottenuti dalle divisioni più innovative di Alphabet, come per esempio la controllata Waymo che si occupa di sviluppare soluzioni dedicate alla guida autonoma, con entrate per soli 150 milioni di dollari e perdite per 571 milioni. Parliamo però di progetti che in molti casi avranno uno sbocco commerciale rilevante soltanto nel prossimo futuro.
La pubblicità rimarrebbe quindi la voce più rilevante per quanto riguarda i guadagni della compagnia californiana, di tale situazione starebbero beneficiando anche gli inserzionisti con CPC (costo per click) in diminuzione del 7%. In sostanza, ad un incremento dei clck pagati (+59% in 12 mesi) starebbero aumentando le loro performance a costi inferiori.