Il colosso di Mountain View dovrà risarcire ben 37 stati americani, nonché il distretto federale della Columbia, per il noto caso relativo al rispetto della privacy degli utenti che utilizzano il browser per la navigazione Web Safari, prodotto dalla Casa di Cupertino.
La somma da pagare sarà pari a circa 17 milioni di dollari, essa dovrà essere versata a circa un anno di distanza (agosto 2012) da un’altra sanzione, corrispondente a 22.5 milioni di dollari, che Larry Page e soci dovettero versare per lo stesso motivo alla Federal Trade Commission.
Nello specifico, Google sarebbe stata condannata per aver bypassato i setaggi di Safari dedicati alla privacy utilizzando dei cookies, il gruppo avrebbe inoculato questi ultimi attraverso le proprie pagine Web con lo scopo di effettuare il tracciamento della navigazione.
Tale attività si sarebbe protratta tra il 2011 e l’anno scorso, dopo che essa venne alla luce (quasi contestualmente ad un altro "scandalo" riguardante la raccolta di dati tramite le Google cars di Street View), non pochi criticarono il motto dell’azienda, "Don’t be evil", ritenendolo poco credibile.