Gli ex dipendenti di Apple cercherebbero lavoro soprattutto in Google, in assenza di questa opportunità le alternative preferite sarebbero altre gradi aziende l’high tech come Microsoft, Meta, Tesla e Amazon. A rivelarlo sarebbe stato uno studio recentemente pubblicato dai ricercatori di Switch on Business, società di consulenza specializzata appunto nel fornire nuove occasioni di carriera.
La ricerca è stata effettuata a partire dai profili LinkedIn di professionisti altamente qualificati che nel corso della loro carriera lavorativa hanno effettuato il passaggio da una Big Company tecnologica all’altra. L’obbiettivo è stato naturalmente quello di capire la direzione dei flussi e quali sono le compagnie in grado di attrarre il maggior numero di talenti.
Se è vero che gli ex collaboratori della Casa di Cupertino preferiscono spostarsi verso Mountain View, è anche vero che la stessa società di Tim Cook e soci è in grado di assorbire risorse da altre grandi realtà. Nello specifico Intel avrebbe fornito ad Apple quasi 5 mila dipendenti, diventando nel tempo un vero e proprio "fornitore" di dipendenti per quest’ultima.
A tal proposito è bene ricordare che nel corso del 2019 Apple ha fatto propria la divisione di Intel che si occupava della realizzazione di modem per i dispositivi mobile, ereditando in solo un colpo circa 2 mila unità lavorative. Cupertino ha poi assunto diversi ex di Big G preferendo quelli che avevano lavorato allo sviluppo di Google Maps.
Nonostante ciò, e anche a causa del basso numero di licenziamenti effettuati nel corso degli utilimi anni, Apple sarebbe ad oggi una delle aziende che assorbe meno ex dipendenti di altre compagnia. Solo il 5.7% di essi proverrebbe infatti da altre Big Tech mentre in Google sarebbero invece poco meno del 25% e in Meta addirittura il 26.5%.