Secondo quanto affermato dai ricercato della security house Bitdefender, anche nel corso del 2022 i ransomware rappresenteranno la maggiore preoccupazione per gli esperti di sicurezza informatica. Ci si aspetta quindi un’ulteriore crescita degli attacchi finalizzati al pagamento di un riscatto con cui evitare il blocco di sistemi o la sottrazione di dati.
Indipendentemente dalla tecnica utilizzata ci si attende che le azioni malevole verranno perpetrate sia da cybercriminali che da soggetti istituzionali come per esempio governi ostili, a tal proposito basterebbe citare il recente attacco sferrato contro l’Ucraina che ha coinvolto, tra gli altri, i siti Web dell’unita di crisi e degli affari esteri di quest’ultima.
Di questo episodio è stata accusata la Russia con cui l’Ucraina intraprende relazioni diplomatiche particolarmente tese, nel 2020 gli attacchi contro le infrastrutture informatiche del paese dell’Est sarebbero stati ben 320 mila per poi diminuire soltanto leggermente durante l’anno successivo quando il loro numero si è assestato su 288 mila unità.
Tra la azioni malevole più utilizzate per il furto di dati sensibili ci sarà il Phishing
Oltre alla proliferazione dei ransomware è previsto anche un utilizzo sempre più diffuso del phishing e delle tecniche di social engineering con lo scopo di sottrarre dati personali e sensibili, da questo punto di vista sarà necessario fare sempre più attenzione ai pericoli derivanti dai furti di identità oggi divenuti sempre più facili da diversi punti di vista.
Un altro fronte che dovrà essere tenuto sotto stretta osservazione sarà sicuramente quello del Cloud dove le aziende stanno spostando in modo sempre più imponente i propri dati, un fenomeno in cui i vantaggi derivanti dal risparmio rispetto alle infrastrutture on-premises e dalla sincronizzazione spesso portano ad ignorare gli aspetti legati alla sicurezza.