Secondo l’ultimo rapporto stilato dall’FBI le casse dei truffatori digitali non sono mai state così piene, soltanto negli Stati Uniti il giro di "affari sporchi" avrebbe raggiunto nel 2006 il livello record di 198,4 milioni di dollari e il numero di persone coinvolte avrebbe di gran lunga superato quello dell’anno precedente.
Ciò che viene sottolineato con particolare forza dall’FBI, è il fatto che le truffe siano state perpertrate per la maggior parte utilizzando tecniche straconosciute e denunciate continuamente da tutti i media: false e-mail pubblicitarie, proposte di transazioni di grosse quantità di denaro, messaggi fasulli che hanno come falsi mittenti le banche più conosciute, siti di e-commerce con prezzi troppo stracciati per essere veri.
L’FBI conclude il rapporto, che potrà essere scaricato in formato PDF da questo link, affermando che l’obbiettivo dei truffatori è sempre lo stesso: persone "sprovvedute" che non si informano riguardo ai rischi di certi comportamenti e che sono troppo spesso attirate da possibili guadagni facili o dalla ricerca del "grosso affare".
Eppure gli accorgimenti da prendere non sono poi tanti: se arriva una mail dalla banca che vi richiede i dati di autenticazione dell’Home Banking è di sicuro una truffa; se vi scrive qualche ex dittatore africano per spostare i suoi milioni di dollari sul vostro conto corrente è di sicuro una truffa; se trovate su internet un notebook nuovo e di una grande marca a 100 € molto probabilmente si tratta di una truffa… insomma, non siate utonti (ma utenti) e usate il buon senso!