Lo smartphone è al centro delle nostre vite, con esso comunichiamo, navighiamo su Internet, ci informiamo, giochiamo, lavoriamo e qualche volta mettiamo a rischio la nostra incolumità, per esempio durante la guida. Il nuovo disegno di legge sulla sicurezza stradale introduce però norme e sanzioni molto più severe per chi utilizza il proprio telefono in auto.
Basterà una sola violazione perché la patente venga sospesa da un minimo di 15 giorni ad un massimo di 2 mesi, contestualmente la sanzione pecuniaria minima passa da 165 a 660 euro mentre quella massima potrebbe arrivare a 1.697 euro contro i 422 precedentemente previsti. A ciò si aggiunge una decurtazione di 8 punti dalla patente.
Il Codice della Strada prevede già da tempo la sospensione della patente da 1 a 3 mesi per le recidive entro il biennio dalla prima violazione, oltre a tale sanzione accessoria le modifiche approvata nelle scorse ore dal Consiglio dei Ministri prevedono ora il pagamento di una sanzione da 644 a 2.588 euro e ben 10 punti in meno sulla patente.
Linea dura per recidivi che non rispettano le regole del #CodiceDellaStrada.
Approvate in Consiglio dei Ministri le modifiche al ddl sulle nuove norme sulla #SicurezzaStradale.
Gli interventi recepiscono alcune novità proposte dalla Conferenza Unificata.https://t.co/zxuRJgKOx4 pic.twitter.com/t8VCfXtSKL— Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (@mims_gov) September 18, 2023
Un’altra novità importante riguarda la possibilità di effettuare gli acceramenti da remoto o più semplicemente "controlli a distanza". A questo proposito il Mit (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) vorrebbe limitare il più possibile le violazioni degli obblighi di precedenza in corrispondenza degli attraversamenti riservati a pedoni e ciclisti.
Gli accertamenti da remoto da parte delle autorità potranno essere effettuati anche nei casi in cui gli automobilisti non osservino il divieto di sosta o fermata negli stalli riservati alla Polizia Stradale, ai servizi di soccorso, ai vigili del fuoco, al carico e scarico delle merci, ai mezzi di trasporto pubblico, ai disabili e alle donne in attesa.