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Il chip che funziona col pensiero

Il futuro della tecnologia e dell’informatica passa per l’integrazione tra uomo e macchina. Questa prospettiva può spaventare, ma se si viene a sapere che un giovane americano completamente paralizzato riesce a comunicare grazie ad un chip impiantato nel suo cervello, allora si può essere più ottimisti.

Matthew Nagle, è questo il nome del ragazzo protagonista della vicenda, ha partecipato ad una ricerca condotta dai ricercatori della Brown University, in collaborazione con i privati della Cyberkinetics – Neurotechnology Systems e ora può comunicare tramite un computer che comanda semplicemente attraverso le onde cerebrali.

Il chip impiantato nel cervello di Matthew funziona da trasmettitore i cui segnali vengono racccolti da un computer una volta che la sua attività sinaptica viene "tradotta" per essere comprensibile alla macchina; il tutto automaticamente senza altro intervento esterno.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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