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La Cassazione sancisce l’obbligo di aggiornare gli archivi Web

E’ possibile finire in Rete, per esempio con il proprio nome all’interno di un post o tramite la propria immagine ritratta in una foto digitale pubblicata on line, e poi semplicemente decidere di "sparire"? Rivendicare il proprio diritto all’oblio è tanto lecito quanto fattibile?

Sono interrogativi particolarmente delicati a cui ha recentemente dovuto rispondere la Corte di Cassazione; i giudici sarebbero stati infatti chiamati a decidere riguardo al caso di un uomo che avrebbe richiesto la rimozione di riferimenti alla sua persona contenuti negli archivi del Corriere della Sera del 1993.

Una richiesta che appare legittima dato il proscioglimento del richiedente nel quadro della vicenda giudiziaria citata a suo tempo dal quotidiano; la Corte si è pronunciata sancendo l’obbligo per i gestori di aggiornare costantemente i propri archivi.

Nulla da eccepire per quanto riguarda il caso specifico, la Corte ha deciso a norma di legge e le richieste sono state giustamente accolte; viene però da chiedersi se, per rispettare pienamente il diritto d’oblio, non sarebbe necessario anche eliminare tutte le copie cartacee in circolazione che riportano una determinata notizia…

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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