La giornata di ieri è stata segnata dal rientro a scuola di milioni di studenti che dopo settimane di DAD hanno potuto tornare a fare didattica in presenza. Peccato che la ripresa delle lezioni sia stata "segnata" da un grave problema tecnico al registro elettronico utilizzato da circa il 40% delle scuole italiane, problema che ha impedito (o comunque reso assai più problematico) il normale svolgimento delle lezioni e della didattica.
La piattaforma Axios (raggiungibile all’indirizzo axioscloud.it), infatti, è irraggiungibile dalla notte tra venerdì e sabato (3 Aprile) a causa di un attacco hacker che avrebbe bloccato i terminali dell’azienda Axios Italia impedendo l’accesso alla piattaforma utilizzata da più di 2.500 scuole italiane con gravi ripercussioni sulle abitudini, ormai digitalizzate, di maestri, professori, famiglie e studenti che, improvvisamente, non hanno più avuto accesso a compiti, voti e comunicazioni provenienti dall’istituto scolastico di appartenenza. Un bel problema, soprattutto in un momento storico (quello segnato dalla pandemia=) in cui il digitale ha assunto un ruolo centrale nella vita di tutti.
Cosa è successo ad Axios?
Il sistema di Axios, secondo le notizie disponibili, sarebbe stato vittima di un attacco mediante ransomware, un virus in grado di infettare i terminali colpiti comportando la criptazione di tutti i dati e la conseguente impossibilità per l’utilizzatore di accedervi in alcun modo. La finalità dell’attacco è economica in quanto l’azienda avrebbe ricevuto una richiesta di pagamento in Bitcoin per ottenere l’immediata ",liberazione" dei propri dati.
Non è dato sapere quale sia stato l’importo richiesto per il riscatto digitale, ma l’attacco non avrebbe avuto l’esito sperato dai malintenzionati in quanto Axios non avrebbe aderito alla richiesta adoperandosi per risolvere il problema internamente.
A rassicurare, almeno parzialmente, sulle conseguenze di quanto accaduto ci ha pensato Stefano Rocchi, amministratore unico di Axios Italia, che ha voluto precisare che l’integrità dei dati non sarebbe a rischio:
Non sono stati persi dati importanti, ma solo qualcosa di marginale che può essere facilmente recuperato. Inoltre voglio precisare che nessun dato è stato rubato dai nostri sistemi. Questo dimostra che la nostra sicurezza era buona.
Secondo quanto riportato da AGI, che ha raccolto del dichiarazioni del numero uno di Axios, quindi, i dati non sarebbero stati compromessi ne tantomeno trafugati.
Axios è ancora irraggiungibile
Ad oggi la piattaforma Axios risulta ancora irraggiungibile e, sempre secondo le dichiarazioni dell’azienda, non lo sarà ancora per alcuni giorni:
Inizialmente pensavamo di ripristinare i servizi dei registri elettronici delle 2.500 scuole italiane che gestiamo il giorno 8 Aprile, ma abbiamo deciso di rimandare a venerdì o al massimo a lunedi prossimo. Il motivo è che vogliamo potenziare ulteriormente le misure di sicurezza
Tra qualche giorno, pertanto, docenti e famiglie potranno tornare ad accedere al registro elettronico con le consuete modalità, nel frattempo, tuttavia, è disponibile un sistema per l’accesso ai dati attraverso il Registro di Emergenza, come previsto nel caso in cui sia impossibile, per qualsiasi motivo, usare le funzionalità standard del sistema.
Cosa fare per utilizzare di nuovo Axios?
L’unica cosa da fare, per il momento, è attendere che il sistema venga messo in sicurezza e ripristinato. Una volta tornato on-line, sebbene l’azienda abbia affermato che non sono stati rubati dati, per precauszione sarà meglio modificare le password dei propri account.