PayPal ha deciso di sospendere ogni suo servizio in Russia fino a nuovo ordine, tale iniziativa arriva quindi a pochi giorni di distanza da quelle di altri colossi dei pagamenti elettronici come per esempio Google Pay e Apple Pay che hanno voluto bloccare il funzionamento delle loro piattaforme nel Paese euro-asiatico a supporto della causa ucraina.
Durante i primi giorni del conflitto conseguente all’invasione dell’Ucraina PayPal aveva deciso di adottare una strategia di graduale allontanamento vietando le nuove iscrizioni da parte di utenti russi, visto il continuo aggravamento della situazione e le scarse prospettive di una pace a breve termine la compagnia ha poi optato per un blocco completo.
A livello pratico le decisioni di PayPal comporterebbero anche l’impossibilità di effettuare transazioni transfrontaliere e l’esclusione di tutti coloro che gestiscono dei conti correnti presso le banche che sono state recentemente inserite in una blacklist negli Stati Uniti, nella maggior parte dei Paesi europei e in diversi stati riconosciuti dalle Nazioni Unite.
PayPal offre una piattaforma per la raccolta donazioni a favore dei profughi ucraini
Da alcuni giorni PayPal opera anche da piattaforma per la raccolta di donazioni a favore del popolo ucraino, fino ad ora ciò avrebbe permesso di destinare fondi per circa 3 milioni di dollari a diverse organizzazioni non governative impegnate in particolare nell’assistenza ai milioni di profughi che stanno abbandonando le città al centro dei combattimenti.
Ad abbandonare il mercato russo sono stati tra gli altri anche i circuiti di carte di credito Visa e Mastercard, tali decisioni hanno ricevuto anche delle critiche in quanto colpirebbero in primo luogo l’incolpevole popolazione russa ma il loro obbiettivo è chiaramente quello di creare una stato di malcoltento tale da favorire un ritorno alla pace.