L’AGCOM, ovvero l’Autorità nostrana per le garanzie nelle comunicazioni, potrebbe avere presto maggiori poteri nel contrasto allo streaming illegale dei contenuti audio/video sul Web, questo grazie ad una nuova proposta di legge formulata nelle scorse ore dai componenti della Commissione Cultura e Trasporti della Camera dei Deputati.
Se tale iniziativa dovesse avere seguito l’Authority avrà la possibilità di imporre ai provider Internet di bloccare i DNS (Domain Name System) e gli inidirizzi IP delle piattaforme attive illegalmente, in tal modo gli interventi repressivi contro queste ultime dovrebbero essere molto più immediati impedendo il protrarsi delle trasmissioni.
Nonostante nel corso degli ultimi anni l’offerta a prezzi relativamente contenuti da parte dei servizi di streaming on demand sia aumentata notevolmente (basti pensare a realtà come Netfilix, Amazon Prime, Now e Disney+), il fenomeno della pirateria digitale continua a dilagare, anche per la relativa facilità con cui è possibile accedere ai contenuti diffusi in modo illegale.
Stesso discorso per quanto riguarda le piattaforma più orientate per la trasmissione di eventi sportivi, come per esempio DAZN nel nostro Paese, che risultano essere tra le più colpite dalla pirateria. Per questo motivo la proposta di legge prevede che AGCOM possa intervenire senza ulteriori step in seguito ad una semplice segnalazione dal parte di titolari dei diritti di trasmissione.
L’idea è quindi quella di bloccare lo streaming illegale ancora prima che diventi fruibile o mentre viene trasmesso, AGCOM infatti non avrà bisogno di autorizzazioni da parte di altre autorità e potrà ordinare agli ISP o a qualsiasi prestatore di accesso alla rete il blocco della risoluzione DNS o del traffico verso gli indirizzi IP praticamente in tempo reale.