Grazie ad un a recente decisione dal parte dell’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) l’attivazione delle nuove SIM e l’MNP (Mobile Number Portability) potranno essere effettuati anche utilizzando la CNS (Carta Nazionale dei Servizi), la CIE (Carta d’Identità Elettronica) o lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale).
Questa decisione è stata motivata dal Garante con l’esigenza di semplificare tali procedure, fornendo ai cittadini un maggior numero di strumenti con cui identificarsi presso l’operatore scelto. Del resto gli strumenti elencati in precedenza permettono già di effettuare operazioni anche delicate come quelle che riguardano i rapporti con la Pubblica Amminstrazione.
Fino ad ora, per attivare un nuovo numero di telefono o per la portabilità dello stesso è stato necessario produrre una copia della carta d’identità e del codice fiscale in formato cartaceo o digitale. Con l’iniziativa dell’AGCOM l’utilizzo di CNS, CIE e SPID verrà considerato sufficiente all’identificazione digitale del soggetto richiedente.
Tale decisione è stata confermata nel corso di una riunione della Commissione per le Infrastrutture e le reti tenutasi il 27 settembre 2023. In questo modo i consumatori possono sfruttare la propria identità digitale anche quando si rivolgono ad un mercato che, soltanto nel nostro Paese, conta oltre 107 milioni di SIM attive tra smartphone e altri dipositivi.
Come anticipato, tra i sistemi approvati dal Garante vi è anche lo SPID. A questo proposito vale la pensa di ricordare che a febbraio 2023 tale soluzione rischiò di essere abbandanata dal governo italiano a causa di una controversia con i provider sui costi di gestione, ritenuti troppo elevati. Allora si parlò infatti di elevare la CIE ad unico sistema per il riconoscimento delle identità online.